Dal bando per gli assistenti civici alla sperimentazione dell’app Immuni: le ultime soluzioni anticovid

Inizialmente concepite per la fase II dopo i mesi di lockdown, verranno invece messe in questa seconda parte della fase II, ovvero quella che partirà il prossimo 3 giugno.

Nel caso degli assistenti civici la decisione per selezionare queste persone – potranno fare richiesta inoccupati, chi non ha vincoli lavorativi, anche percettori di reddito di cittadinanza o chi usufruisce di ammortizzatori sociali – è ancora congelata. Gli assistenti civici dovrebbero affiancare i sindaci durante il periodo estivo, dal 15 di giugno alla fine di agosto.

Il bando, che sarebbe dovuto essere pubblicato già nella scorsa settimana, è ancora fermo al ministero del Lavoro. Questa figura è finita al centro del dibattito politico e delle polemiche interne a governo e maggioranza. Perplessità sono state espresse anche dal Terzo settore. Di qui lo slittamento nella pubblicazione del bando. Il reclutamento sarà coordinato dalla Protezione civile che indicherà alle Regioni le disponibilità su tutto il territorio nazionale. Saranno i sindaci a impiegare i nuovi volontari in attività di sostegno alle categorie più deboli ma soprattutto per collaborare al rispetto del distanziamento sociale.

 

Dovrebbe essere invece disponibile da oggi pomeriggio l’app Immuni, l’applicazione anti-Covid per il tracciamento dei contatti da scaricare dagli store di Apple e Google.

Tuttavia, l’app non sarà attiva in tutto il territorio nazionale ma soltanto nelle regioni che hanno aderito alla fase di sperimentazione, ovvero sicuramente in Puglia, Liguria, Abruzzo e Marche, mentre si sono tirate fuori Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia. I test dovrebbero iniziare venerdì 5 giugno ed essere completati entro una decina di giorni per poi entrare a pieno regime, in attesa del via libera definitivo del Garante della privacy. L’obiettivo di questo periodo di prova nelle regioni è quello di verificare, attraverso uno stress test, se l’applicazione predisposta dalla società milanese Bending Spoons è in grado di interagire in modo efficace con i sistemi sanitari regionali.

Sulla piattaforma pubblica  del servizio di hosting GitHub sono liberamente consultabili sia il codice sorgente, sia la documentazione tecnica dell’app. Inoltre, sono stati pubblicati anche l’icona ufficiale e l’interfaccia grafica di Immuni e gli aggiornamenti dei sistemi operativi iOS e Android.

L’app dovrà tracciare i contatti avvenuti tra due dispositivi su cui è stata installata e notificare un eventuale contagio attraverso il sensore Bluetooth del cellulare. Significa che non verrà utilizzato il sistema Gps o qualsiasi altro tipo di geolocalizzazione, sempre per questioni di privacy. Le informazioni, pertanto, non saranno riconducibili ai cittadini, in modo da garantire l’anonimato.

Le informazioni sul titolare dello smartphone verranno trasferite su un server pubblico gestito da Sogei solo se l’utente risulterà positivo. In questo caso, scatterà il meccanismo per ricostruire i contatti che ha avuto nei 14 giorni precedenti e sarà il sistema sanitario a gestire le fasi successive. L’utente potrà disattivare l’app in qualsiasi momento e i dati dei singoli incontri saranno conservati sui dispositivi personali e non sul server centrale. Dopo la sperimentazione, l’app dovrebbe essere disponibile in tutta Italia da metà giugno.

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